Quelle della sicurezza sul posto di lavoro ed il contrasto al lavoro irregolare sono due tematiche di estrema importanza su scala nazionale.
Tra gli strumenti per contrastare questi due fenomeni rientrano anche i controlli da parte dell’ispettorato nazionale del lavoro per garantire la corretta attuazione della normativa in vigore.
Il nostro articolo si propone di darvi delle indicazioni generali in merito al potere di disposizione degli ispettori e riguardo i controlli in caso di contratti di appalto certificati.
Cosa si intende per potere di disposizione
Per poteri di disposizione si intende un ordine al datore di lavoro che l’ispettorato nazionale del lavoro può dare qualora abbia riscontrato un comportamento non conforme alla normativa in materia di lavoro, prevedendo un termine, in genere di 30 giorni, entro il quale l’azienda dovrà eliminare tale irregolarità.
Tale potere non opera quando l’irregolarità riscontrata in materia di lavoro e legislazione sociale comporta l’applicazione di una sanzione penale o amministrativa.
Nel concreto si tratta del potere di impartire un adempimento immediatamente esecutivo il cui contenuto sarà determinato dall’ispettorato nazionale del lavoro, al quale il datore di lavoro si dovrà conformare entro uno specifico termine.
Controlli degli ispettori in caso di contratti d’appalto certificati
La certificazione dei contratti d’appalto è di fatto una procedura volontaria volta a garantire la genuinità di un appalto agli occhi dell’ispettorato nazionale del lavoro sia in merito alla organizzazione dei mezzi che per quanto concerne l’assunzione del rischio d’impresa da parte dell’appaltatore.
Tale certificazione viene rilasciata dalle commissioni competenti dopo aver verificato il rispetto degli indici e comportamenti che escludono l’interposizione di manodopera nell’esecuzione del contratto e danno piena forza legale tra le parti e i terzi.
Da ciò consegue che l’ispettorato nazionale del lavoro di fronte a un contratto di appalto certificato potrà compiere le seguenti verifiche preliminari:
- verifica dell’idoneità del soggetto abilitato scelto per il rilascio della certificazione del contratto;
- verifica dell’invio della comunicazione dell’avvio del procedimento di certificazione all’ispettorato nazionale del lavoro da parte della commissione di certificazione, che dovrà essere realizzato all’inizio del relativo iter;
- verifica in merito all’istanza di certificazione al fine di constatare che sia stata sottoscritta da entrambe le parti interessate e che contenga tutti gli elementi che dovranno consentire alla commissione di compiere la propria valutazione del contratto fino a giungere al rilascio della certificazione.
Lo studio Galletti resta a disposizione per qualsiasi chiarimento.